Il principale cambiamento è al ministero dell’Interno: saluta Christophe Castaner, al suo posto arriva Gerald Darmanin, 37 anni, finora ministro del Bilancio, proveniente dal partito conservatore Les Republicains e indagato for each accuse di violenza sessuale. Fa discutere la lista del nuovo governo francese a guida Jean Castex. L’altro colpo di scena è alla Giustizia, dove è stato scelto uno dei più celebri (e controversi) avvocati di Francia, Eric Dupond-Moretti. Mentre Elisabeth Borne passa al ministero del Lavoro e viene sostituita a quello dell’Ecologia da Barbara Pompili. Alla Cultura, Roselyne Bachelot sostituisce Franck Riester. Restano al loro posto invece Jean-Yves Le Drian al ministero degli Esteri e Bruno Le Maire all’Economia. Confermati anche Florence Parly (Difesa), Olivier Veran (Salute) e Jean-Michel Blanquer (Pubblica Istruzione).
Sulla nomina dell’avvocato Dupond-Moretti è durissima la reazione dell’Usm, il primo sindacato dei magistrati in Francia. “Nominare una personalità così schierata e che disprezza i magistrati è una dichiarazione di guerra alla magistratura“, ha dichiarato la presidente Celine Parisot. Cinquantanove anni, il neo ministro alla Giustizia è soprannominato “Acquittator” (assolutore) per la capacità di far scagionare i suoi clienti. Ha difeso, fra gli altri, l’ex ministro Bernard Tapie, il calciatore Karim Benzema e l’ex ministro Jerome Cahuzac. È difensore del terrorista Abdelkader Merah, fratello del jihadista autore della strage a Tolosa nel 2012, e fa parte del collegio di difesa internazionale di Julian Assange. In passato si è schierato apertamente contro i processi mediatici, criticando in modo aspro anche il movimento #metoo.
Il rimpasto di governo segue la disfatta di En Marche (Rem), il partito del presidente della Repubblica Emmanuel Macron, alla seconda tornata di amministrative. Venerdì il premier francese Edouard Philippe, premiato al ballottaggio che lo ha decretato di nuovo sindaco di Le Havre, ha rassegnato le sue dimissioni. Qualche ora dopo, Jean Castex è stato designato come suo successore.
Sostieni ilfattoquotidiano.it: mai come in questo momento
abbiamo bisogno di te.
In queste settimane di pandemia noi giornalisti, se facciamo con coscienza il nostro lavoro,
svolgiamo un servizio pubblico. Anche per questo ogni giorno qui a ilfattoquotidiano.it siamo orgogliosi
di offrire gratuitamente a tutti i cittadini centinaia di nuovi contenuti: notizie, approfondimenti esclusivi,
interviste agli esperti, inchieste, online video e tanto altro. Tutto questo lavoro però ha un grande costo economico.
La pubblicità, in un periodo in cui l’economia è ferma, offre dei ricavi limitati.
Non in linea con il growth di accessi. Per questo chiedo a chi legge queste righe di sostenerci.
Di darci un contributo minimo, pari al prezzo di un cappuccino alla settimana,
fondamentale for each il nostro lavoro.
Diventate utenti sostenitori cliccando qui.
Grazie
Peter Gomez
GRAZIE Per AVER GIÀ LETTO XX ARTICOLI QUESTO MESE.
Ora però siamo noi advertisement aver bisogno di te.
Perché il nostro lavoro ha un costo.
Noi siamo orgogliosi di poter offrire gratuitamente a tutti i cittadini centinaia di nuovi contenuti ogni giorno.
Ma la pubblicità, in un periodo in cui l’economia è ferma, offre ricavi limitati.
Non in linea con il increase accessi a ilfattoquotidiano.it.
For every questo ti chiedo di sostenerci, con un contributo minimo, pari al prezzo di un cappuccino alla settimana.
Una piccola somma ma fondamentale for every il nostro lavoro. Dacci una mano!
Diventa utente sostenitore!
Con riconoscenza
Peter Gomez
Articolo Precedente
Israele sì, Cina no: la libertà dei sovranisti United states (e di quelli nostrani) si chiama vigliaccheria