A rischio la sicurezza nazionale secondo il segretario di Stato Mike Pompeo. La società nega di aver condiviso i dati con Pechino e ritira la application da Hong Kong
di Riccardo Barlaam
A rischio la sicurezza nazionale secondo il segretario di Stato Mike Pompeo. La società nega di aver condiviso i dati con Pechino e ritira la app da Hong Kong
4′ di lettura
ll pendolo delle relazioni tra Stati Uniti e Cina oscilla verso un aumento delle tensioni con l’approssimarsi del voto del 3 novembre. Più Donald Trump scende nei sondaggi e più i temi forti della sua presidenza appear la “guerra” alla Cina o gli immigrati ritrovano vigore.
Dopo che il segretario di Stato Mike Pompeo ha detto che l’amministrazione si appresta a vietare le application di social media cinesi, compresa TikTok, applicazione molto in voga tra i giovani for each condividere online video, il presidente Trump ha sottolineato: “È qualcosa che stiamo considerando, sì”, ha detto Trump durante un’intervista alla Gray Television. “È un grande affare. Guarda, quello che è successo con la Cina con questo virus, quello che hanno fatto in questo Paese e in tutto il mondo è vergognoso”, ha aggiunto. Trump non ha offerto dettagli su una potenziale decisione. Ha detto che bandire TikTok è “uno dei tanti” modi in cui sta cercando di colpire il governo di Pechino sul coronavirus.
Il flop del rally elettorale di Tusla
Così popolare da riuscire qualche settimana fa a trasformare la ripartenza del rally elettorale di Trump a Tusla in un clamoroso flop. Grazie a milioni di visualizzazioni dei movie di un gruppo di fan di K-Pop, la musica pop coreana, diventati virali, che incoraggiavano tutti i follower a registrarsi all’evento, prenotare i biglietti gratuiti, per poi non presentarsi. Tanto che persino il sito conservatore Drudgereport, il giorno dopo il flop di Tusla, dove Trump sperava di tornare ai bagni di folla, titolava non senza una punta di sarcasmo «Maga Considerably less Mega», ovvero Make The united states Wonderful Yet again è meno grande.
Motivi di sicurezza nazionale
Pompeo argomenta la censura a TikTok con motivi di sicurezza nazionale legati all’utilizzo dei dati personali degli utenti della piattaforma social. «Le leggi cinesi impongono alle società nazionali di sostenere e cooperare con i servizi di intelligence controllati dal Partito comunista cinese».
Un submit di TikTok che avvisava gli utenti del potenziale divieto United states of america in arrivo ha ricevuto in un minuto 17mila like e circa 6mila commenti. Gran parte delle reazioni sono negative: «Non lo accetto» oppure: «Questi non sono gli Stati Uniti».
Proprietà cinese, ceo americano
TikTok è di proprietà della società cinese ByteDance, che è la startup con più valore al mondo, grazie proprio alla diffusione della application di movie lanciata nel 2017, che è oggi una delle piattaforme di social media più popolari: TikTok ha avuto oltre because of miliardi di down load su Apple Retail store e Google Participate in Retailer, secondo i dati di Sensor Tower.
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