218 mila contagi nel mondo in un giorno: è record
La pandemia di coronavirus ha provocato 218 mila nuovi contagi in tutto il mondo nelle ultime 24 ore, superando il precedente record di 191 mila contagi raggiunto il 26 giugno. Lo rileva l’ultimo bilancio dell’Istituto John Hopkins
Oms, “il virus sta cambiando ma le mutazioni non indicano se sia più grave e contagioso”
“Il virus sta cambiando, muta. Ma non abbiamo indicazioni che le mutazioni rilevate indichino se sia più o meno grave e contagioso di Sars-Cov-2”. Lo ha sottolineato Maria Van Kerkhove, a capo del gruppo tecnico per il coronavirus dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), nel corso di una conferenza stampa a Ginevra. “E’ una questione che indagheremo”, ha aggiunto l’esperta. “Da gennaio sono state pubblicate almeno 60 mila sequenze genetiche di Sars-Cov-2. Informazioni condivise fondamentali per capire la rilevanza delle mutazioni, ma anche per sperimentare farmaci mirati e vaccini”, ha evidenziato Soumya Swaminathan, Chief Scientist dell’Oms”. Sono già 17 i candidati vaccini contro Covid-19 per i quali sono in corso trial clinici, ovvero studi sull’uomo di fase 1, 2 o 3. Abbiamo circa 150 candidati vaccini verso studi clinici”, ha spiegato Ana Maria Henao Restrepo, medico della R&D Blueprint dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms).
Emergenza Usa, la California richiude tutto.
I nuovi casi di coronavirus negli Stati Uniti nelle ultime 24 ore superano per la prima volta quota 50 mila. Secondo i dati del Covid Tracking Project, i nuovi contagi sono stati esattamente 52.982. E il governatore di New York Andrew Cuomo attacca frontalmente il presidente Trump: “Negare la realtà è una strategia fallimentare. La Casa Bianca deve affrontare i fatti. La situazione nazionale legata al Covid-19 è fuori controllo”. I casi di coronavirus stanno aumentando in 37 Stati Usa e diminuendo solo in due. Gli altri 11 Stati hanno un andamento piatto, riferisce la Cnn.
E così la California fa marcia indietro: il governatore Gavin Newsom ordina a bar e i ristoranti di chiudere le loro attività all’interno e limitarsi a servire i clienti sono all’esterno. L’allerta è alta nello Stato, dove l’aumento dei contagi preoccupa a fa temere una nuova ondata. Diverse contee nel sud della California hanno già ordinato alle spiagge di chiudere per il fine settimana lungo del 4 luglio e stanno valutando l’ipotesi di sospendere i tradizionali spettacoli pirotecnici per evitare assembramenti. In California si registra un nuovo record di morti nelle ultime 24 ore con 110 decessi.Usa, paura in Texas
Nuovo record giornaliero di contagi anche in Texas dove i nuovi casi sono 8.076. Il totale dei contagi nello Stato della stella solitaria ha raggiunto quota 168.062 mentre il governatore Greg Abbott ha frenato sulle riaperture. Gli ospedali di Houston, in Texas, “hanno praticamente raggiunto la capienza massima”. Lo ha detto il sindaco della città, Sylvester Turner, durante una conferenza stampa per aggiroranre sulla situazione dei contagi da coronavirus. Turner, sottolineando la necessità di rallentare l’epidemia, ha annunciato che le celebrazioni per il quattro luglio, Giorno dell’Indipendenza, nella città texana si svolgeranno in forma virtuale.
Il Brasile ha superato i 60 mila morti da coronavirus: lo rendono noto i dati forniti dalle segreterie alla Sanità statali a un consorzio di media che, in polemica con la politica di lotta alla pandemia messa in atto dal presidente della Repubblica, Jair Bolsonaro, ha deciso di fornire quotidianamente un bilancio alternativo a quello ufficiale diramato dal governo. In base alle cifre, il Paese sudamericano ha registrato 538 nuovi decessi, facendo salire a 60.194 il totale dei morti per Covid-19. Il numero complessivo dei contagi è invece passato a 1.426.913. Il governatore dello stato brasiliano di Santa Catarina, Carlos Moises, è risultato positivo al test sul Covid-19. Moises si trova ora in quarantena nella sua abitazione.
Ma cresce l’allarme in tutta l’America Latina, questi i dati: dopo il Brasile seguono Perù (288.477 e 9.860) e Cile (282.043 e 5.753), e altri 7 paesi con più di 30 mila contagi: Messico (231.770 e 28.510), Colombia (102.009 e 3.470), Argentina (67.197 e 1.351), Ecuador (58.257 e 4.576), Repubblica Dominicana (33.387 e 754), Panama (34.463 e 645) e Bolivia (32.219 e 1.123).Il presidente dell’Honduras Juan Orlando Hernandez sarà presto dimesso dall’ospedale poiché ha dimostrato un chiaro miglioramento, ha detto uno dei suoi medici, dopo che il leader si è ammalato di coronavirus. “Negli ultimi giorni ha gradualmente presentato un chiaro miglioramento delle sue condizioni generali, con una diminuzione dei sintomi respiratori e una significativa riduzione dell’infiammazione”, ha detto Alicia Jimenez, un medico dell’ospedale militare dove Hernandez era in cura.
In India oltre 600 mila casi
Il numero di contagi da coronavirus ha superato in India quota 600 mila (604.641). Nelle ultime 24 ore le autorità sanitarie hanno registrato 19.148 nuove infezioni. Nonostante i dati poco incoraggianti, le spiagge di Goa hanno riaperto ai turisti: dopo più di tre mesi di chiusura forzata a causa del lockdown, il governo ha concesso la riapertura a 250 strutture alberghiere.
Giappone, più di 100 nuovi casi: prima volta in 2 mesi
Impennata di contagi da coronavirus a Tokyo. Nelle ultime 24 ore la capitale giapponese ha registrato 107 nuove infezioni e per la prima volta dal 2 maggio il dato supera quota 100. Dal 24 giugno il numero di nuovi casi giornalieri si era tenuto stabilmente intorno a 50. Il Giappone dall’inizio dell’epidemia ha registrato circa 19 mila casi e 975 morti.
In Serbia nuova ondata di casi. Dal tennista Djokovic 40mila euro a Novi Pazar.
Fortemente criticato per aver organizzato l’Adria Tour, un torneo di tennis con finalità benefiche durante il quale diversi giocatori, incluso lui stesso, hanno contratto il coronavirus, Novak Djokovic ha donato oltre 40.000 euro a una città serba colpita duramente dalla pandemia. Secondo quanto riportano diversi media locali, il numero 1 del mondo ha donato il denaro a Novi Pazar, situato nella Serbia sudoccidentale, per aiutare a gestire il numero crescente di casi di coronavirus. La città ha dichiarato lo stato di emergenza. Dopo aver dominato una prima ondata dell’epidemia all’inizio di maggio, in Serbia c’è una nuova ondata di contagi da coronavirus, che nelle ultime 24 ore sono stati 359, con il totale salito a 15.195 e a 287 il numero delle vittime. L’80% dei nuovi casi di Covid 19 si sono avuti a Belgrado. La capitale registra i maggiori focolai di contagio, insieme a Kragujevac, Novi Pazar, Vranje, Tutin. In queste località sono state imposte nuove restrizioni. Nel Paese balcanico, che nelle scorse settimane aveva registrato un calo progressivo della diffusione del virus, cresce anche il numero dei pazienti in terapia intensiva, che sono ad oggi 81
Il Paese aveva proclamato la fine dell’epidemia dopo 28 giorni di zero contagi e zero decessi, ma ora è alle prese con una seconda ondata del covid-19. Nelle ultime 24 ore i nuovi casi sono stati 40, con il totale salito a 292, mentre i decessi sono stati finora tre. L’epidemia sta avendo conseguenze pesanti sul turismo, principale industria del piccolo Paese balcanico affacciato sull’Adriatico, con cali in arrivi e prenotazioni che superano il 70%.
Regno Unito, polemiche per viaggio in Grecia del padre di Boris Johnson
Nuove polemiche in Gran Bretagna per un video postato si Instagram da Stanley Johnson, ritratto all’aeroporto di Atene. Il padre del premier Boris, già in precedenza accusato di interpretare in maniera personale le regole imposte per l’emergenza coronavirus si è ritratto fuori dal Regno Unito, nonostante il ministero degli Esteri britannico sconsigli di effettuare viaggi all’estero “non essenziali” e la Grecia non consenta, fino al 15 luglio, voli diretti dal Paese. Stanley Johnson ha spiegato al Daily Mail che il suo era un “viaggio essenziale”, perché doveva assicurarsi che un immobile di sua proprietà in Grecia fosse “a prova di Covid” per poterlo affittare. Le spiegazioni non hanno convinto il deputato liberal democratico Jamie Stone, per il quale c’è il sospetto che “ci sia una regola per loro ed un’altra per tutti noi”.
Libia, continuano a salire i casi confermati
La Libia registra nelle ultime 24 ore altri 50 nuovi contagi da coronavirus, che portano a 874 il totale dei casi confermati nel Paese. Lo ha reso noto il Centro nazionale libico per il controllo delle malattie sulla propria pagina ufficiale Facebook, precisando che i morti salgono da 24 a 25, i guariti da 209 a 223, e le persone attualmente positive da 591 a 626. Restano chiusi i confini.
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