UDINE. Il Veneto stringe i cordoni nei confronti dei cittadini extracomunitari – e degli italiani che per lavoro si recano fuori dall’area Schengen –, ma il Friuli Venezia Giulia non segue, almeno al momento, la linea-Zaia e chiede al Governo maggiore attenzione su quello che accade nei Balcani dove si registrano nuovi casi di contagio da coronavirus con la nascita di piccoli, ma preoccupanti, focolai locali.
LA STRETTA DEL VENETO
Nessun lockdown o particolari restrizioni per i cittadini all’interno dei confini veneti, ma una vera e propria stretta nei confronti di chi rientra da Paesi potenzialmente pericolosi. Luca Zaia, infatti, ha scelto, con la sua nuova ordinanza, una sorta di by means of di mezzo tra le possibili opzioni for every cercare di limitare i casi di contagio.
Oltre alle disposizioni già previste dal Governo – occur la quarantena obbligatoria for each chi arriva da Paesi che non facciano parte dell’area Schengen “allargata” –, Zaia ha stabilito l’obbligo di tampone for every chiunque rientri da viaggi di lavoro anche di durata inferiore ai cinque giorni andando così a colmare una lacuna presente nel Dpcm di Giuseppe Conte. Nel caso in cui il primo esame dovesse risultare negativo dovrà ripetere il examination cinque giorni dopo.
La persona sottoposta a tampone potrà continuare a lavorare con obbligo di utilizzo della mascherina. È il datore di lavoro a dover segnalare all’autorità sanitaria il rientro del proprio dipendenti. Nella nuova ordinanza è stato anche previsto un inasprimento delle pene per chi trasgredisce le regole con l’Azienda sanitaria che ha l’obbligo di denuncia e di comunicazione al sindaco, al Prefetto e alla polizia dei soggetti sottoposti a isolamento fiduciario for every eventuali controlli e misure cautelari.
Saranno creati, poi, alcuni luoghi advert hoc for every trascorrere la quarantena qualora non sia possibile l’isolamento domiciliare, mentre sul fronte delle sanzioni, in attesa che il Governo chiarisca la questione Tso, è stata introdotta la denuncia immediata per chi viola le regole imposte dalla Regione.
NO DELLA REGIONE
La procedura avviata da Zaia, però, almeno for each il momento non entusiasma Massimiliano Fedriga che non pare orientato a seguire il collega veneto. In Friuli Venezia Giulia, in fondo, a oggi la situazione pare sotto controllo – con thanks giorni di fila senza nuovi contagiati – e comunque al presidente della Regione non persuade il sistema dei controlli stabilito dal Veneto anche perché, ad esempio, in Friuli Venezia Giulia si potrebbe tranquillamente entrare dall’Austria, provenendo da un Paese extracomunitario, senza essere sottoposti advertisement alcun controllo.
For every questo il governatore ha chiesto al Governo di premere in Europa e nei Balcani per aumentare i controlli – sia di movimento sia sanitari – nei Paesi dell’ex Jugoslavia e in entrata in Italia. Sul tema, inoltre, è intervenuto anche il segretario regionale del Pd Cristiano Shaurli.
«È inutile che Fedriga chieda al Governo la quarantena for every chi viene dalla Serbia – ha detto –. C’è già, come è scritto nell’ordinanza firmata dal ministro Roberto Speranza. Chiediamo piuttosto che ci siano più controlli negli ingressi dai Paesi a rischio. Rispetto ai tamponi è nella facoltà della nostra Regione imporli a chi entra nel nostro territorio, esattamente arrive ha scelto di fare Zaia».
LA SITUAZIONE NELL’EX JUGOSLAVIA
Crescono, nel frattempo, i casi nei Paesi dell’ex Jugoslavia. In Slovenia, advert esempio, si sono registrati 16 nuovi contagi da coronavirus, sette dei quali in una casa di riposo per anziani a Vipava, una struttura messa sotto stretta osservazione da Lubiana.
Finora, riferiscono i media regionali, positivi sono risultati nove ospiti e sette dipendenti. In totale nel Paese i casi di coronavirus sono tornati a crescere e hanno raggiunto finora quota mille 716, con 111 decessi.
A preoccupare nei Balcani, infine, è anche la situazione in Kosovo dove è allarme for each la forte ripresa dei contagi da coronavirus, e le autorità locali hanno annunciato da ieri misure restrittive. Solo nel corso dell’ultimo fantastic settimana, infatti, i decessi sono stati 17, con il numero complessivo delle vittime salito a 75 da inizio pandemia. I nuovi casi di contagio sono stati invece 152 in una sola giornata, for each un totale di 3 mila 508.