Ritorno al lockdown per più di 200mila residenti nella comarca di Segrià, in Catalogna, a seguito di un repentino aumento dei casi positivi registrati. La zona interessata si trova nel sud della provincia, nel limite territoriale con Huesca e Saragozza e interessa 38 municipi, tra cui la città di Lleida. La decisione di applicare il confinamento è stata presa dal presidente catalano Quim Torra dopo aver riunito per più di un’ora il Piano Territoriale della Protezione Civile della Catalogna. E negli Stati Uniti, come successo nei giorni scorsi, nuovo record di contagi giornalieri che nelle ultime 24 ore sono schizzati sopra i 57mila, secondo il Covid Tracking Project, con il totale che sale a 2,79 milioni di casi e 129.405 decessi. Ed è notizia di oggi che anche Kimberly Guilfoyle, la fidanzata di Donald Trump Jr e parte della campagna per la rielezione del presidente, è positiva. E in Russia le vittime totali superano le 10mila.
Intanto, la Johns Hopkins University continua ad aggiornare i numeri del Covid nel mondo, con il numero di contagi che ha ormai superato gli 11 milioni dall’inizo della pandemia, con 523.777 morti.
Catalogna, i Mossos d’Esquadra a presidiare la zona rossa
Il lockdown è iniziato alle 12 di oggi ma fino alle 16 verrà concesso ai residenti di rientrare e ai non residenti di uscire, dopo di che verranno chiusi i confini e potrà attraversarli solo chi ne avrà necessità per lavoro. Circa 200 agenti dei Mossos d’Esquadra, la polizia catalana, verranno mobilitati per controllare che la popolazione rispetti la decisione presa.
Il dipartimento della Salute ha informato che, questo venerdì, nella provincia di Lleida si contavano 4.030 contagiati dal nuovo coronavirus, segnando un aumento di 60 casi in più rispetto al giorno prima e 128 in più rispetto a mercoledì. I focolai sono stati individuati in quattro aziende frutticole, un’azienda agroalimentare, una casa di cura, una “comunità di vicini” (una sorta di condominio allargato) e un ostello che si prende cura dei senzatetto.
India, record di oltre 22mila contagi in un giorno
Continuano ad aumentare i contagi di Covid in India, con 22.771 nuovi casi nelle ultime 24 ore, il numero più alto dall’inizio dell’epidemia, e un totale di 648.315. Sempre secondo i dati del ministero della Sanità, da ieri ci sono stati 442 decessi. Il numero complessivo dei morti dopo aver contratto il coronavirus dall’inizio della crisi sono 18.655. L’India, dove il lockdown è stato allentato a partire dalla metà di maggio, è il quarto Paese al mondo per gravità della crisi. Le città di Mumbai, Chennai e Delhi, hanno reintrodotto restrizioni dopo la ripresa dei contagi.
Iran, le stime parlano di 18 milioni di contagiati
“Sulla base di test sierologici effettuati in modo casuale, abbiamo scoperto che i casi di coronavirus sono aumentati a oltre 18 milioni in Iran, pari al 20% della popolazione del Paese”, ha detto un membro della sede centrale per la lotta contro il coronavirus, Masoud Mardani, citato dall’Isna. La portavoce del ministero della Sanità, Sima Lari, ha annunciato venerdì che il numero ufficiale di infezioni è stimato a 235.429 e i morti a 11.260. La sua stima, ha affermato, si basava su un numero limitato di 1.744.958 test nel paese dall’inizio dell’epidemia del virus. Tuttavia, secondo un membro del consiglio comunale di Teheran, Nahid Khodakarami, solo nella capitale, finora 5.000 persone sono morte a causa del virus.
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